La Camera, dopo l’approvazione di alcuni emendamenti da parte delle Commissioni Bilancio e
Affari Costituzionali, nella seduta di ieri ha posto la fiducia sulla conversione in legge del DL
Milleproroghe n. 215/2023, recante disposizioni urgenti in materia di termini normativi.
Tra le novità, il differimento del termine di pagamento della prime tre rate della
Rottamazione-quater. Infatti, uno degli emendamenti approvati prevede che il mancato,
insufficiente o tardivo versamento, alle relative scadenze, delle rate da corrispondere
nell’anno 2023 (31 ottobre 2023 e 30 novembre 2023) e della rata in scadenza il 28 febbraio
2024 non determina l’inefficacia della stssa se il debitore effettua l’integrale pagamento di tali rate entro il 15 marzo 2024.
Quanto detto si applica anche ai soggetti che alla data del 1° maggio 2023 avevano la
residenza, la sede legale o la sede operativa nei territori dell’Emilia-Romagna, delle Marche e
della Toscana, colpiti dagli eventi alluvionali, indicati nell’allegato 1 al Dl alluvione n. 61/2023,
con riguardo alle rate del 31 gennaio 2024 e del 28 febbraio 2024.
A proposito di rottamazioni, un articolo a firma di Giovanni e Parente e Gianni Trovati sul Sole 24 ore di oggi, si sofferma sul fatto che, nelle quattro rottamazioni concesse dai Governi a partire dal 2016, solo il 39,7% delle somme rottamate sono state realmente pagate.
In pratica, i contribuenti che hanno aderito espressamente alle proposte del Fisco di pagare i loro vecchi debiti a rate, con lo sconto di interessi e sanzioni, avrebbero dovuto versare 64,5 miliardi: ma ne hanno pagati solo 25,6. Gli altri 38,9 miliardi non sono mai stati intercettati dall’Erario.